IL FASCINO E LA POESIA DELL'ABRUZZO ARCAICO: A VILLETTA BARREA TORNA A SFILARE IL CORTEO NUNZIALE DELLA DODDA - Vogue ora
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IL FASCINO E LA POESIA DELL'ABRUZZO ARCAICO: A VILLETTA BARREA TORNA A SFILARE IL CORTEO NUNZIALE DELLA DODDA

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SABATO 31 AGOSTO ALLE 18,  NEL PAESE NEL CUORE DEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO E MOLISE, LA RIEVOCAZIONE DI UN RITO POPOLARE CON CUI LE DONNE DEL PAESE TRASPORTAVANO IL CORREDO DELLA SPOSA NELLA SUA NUOVA CASA
VILLETTA BARREA - Una sfilata che racconta un mondo che non c'e' più, un Abruzzo arcaico che conserva ancora fascino e poesia. Un giorno importante per un’intera comunità, quello più importante della vita di una giovane donna.E' il corteo nunziale della Dodda, che anche quest’anno tornerà a sfilare  nei vicoli di Villetta Barrea, nel cuore del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, sabato 31 agosto a partire dalle ore 18.00, organizzata dall'associazione culturale Pietramara,
che ha riportato in auge, nella forma dell'accuratissima rappresentazione scenica, un evento che fino agli anni '70 segnava la vita del paese.La partenza sarà dalla alta del paese, in piazza castello, l’arrivo come sempre in piazza Fratelli Virgilio, dove il tutto si concluderà con un serata di festa, di cui sarà protagonista la Compagnia della Pescara, e il suo ricchissimo repertorio di balli e canti della tradizione abruzzese. Protagoniste del corteo nunziale le donne del paese, ieri come oggi: la madrina di battesimo della sposa e dalle parenti più strette, con in testa i materassi di lana. A seguire altre parenti, con cuscini coperte, cassetti del comò contenenti lenzuola, le amiche con cesti traboccanti di camicie da notte, tovaglie asciugamani. E ancora le tine di rame, utili ad andare a prendere l’acqua alla fonte, a chiudere il corteo.

Ad affacciarsi da porte e finestre, facendo ala lungo la strada tutti i paesani lanciano riso, monete e confetti e, le cosiddette "grasce" in segno di buon augurio e prosperità.
Ad accogliere il corteo nella casa dello sposo, era la suocera, che depone un regalo di buon augurio per la nuova coppia. Un rito apotropaico, dalla grande suggestione, grazie anche agli studi storici e antropologici, che hanno consentito poi di riprodurre fedelmente, nelle forme e nei materiali , gli abiti d’epoca indossati dalle figuranti, e i corredi, assieme al recupero di oggetti originali che compongono la dote.Il corteo, per molte famiglie, soprattutto quelle benestanti, era un’occasione per mostrare le proprie ricchezze materiali e sottolineare il proprio status sociale all’interno del paese. In un'epoca in cui le famiglie degli sposi, stipulavano in forma scritta i "capitoli matrimoniali", concordavano la dote e il corredo.L'ultima Dodda si è svolta a Villetta Barrea a  inizio anni '70 e tra gli anziani del paese è un ricordo ancora vivo.  La prima rievocazione si è svolta nel 2005,  e da allora richiama ogni anno turisti da ogni parte d'Italia, e tanti emigranti villettesi sparsi per l'Italia e il mondo.

Associazione Pietramara

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