FASCISTI (NON) PER CASO di Thomas Mann - Vogue ora
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FASCISTI (NON) PER CASO di Thomas Mann

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[ mercoledì 25 settembre 2019 ]

Questo blog ha immediatamente pubblicato la scandalosa risoluzione con cui il Parlamento europeo ha equiparato nazismo e comunismo. Sulla questione ha scritto Leonardo Mazzei L'€uro-dittatura getta la maschera.
Ci torniamo sopra dando la parola a Thomas Mann, uno dei più grandi romanzieri della letteratura mondiale. Questo conservatore borghese tedesco nel 1945 ebbe a scrivere: 

«Porre il comunismo russo sullo stesso livello morale del nazi-fascismo, perché entrambi sarebbero totalitari, è nel migliore dei casi superficialità, nel peggiore dei casi è fascismo.

Chi insiste in questa equiparazione può presentarsi come democratico, in verità e nel profondo del cuore, egli è già fascista e di sicuro combatterà il fascismo in apparenza ed ipocritamente, ma con tutto l’odio soltanto il comunismo.

Nel rapporto del socialismo russo e del fascismo con l’umanità, con l’idea dell’uomo e del suo futuro, le differenze sono incommensurabili.

La pace indivisibile, il lavoro costruttivo, il giusto guadagno; un consumo comune dei beni della terra; più felicità, meno sofferenza causata solo dall’uomo ed evitabile; un’elevazione spirituale del popolo attraverso educazione, conoscenza, formazione: tutte queste sono mete diametralmente opposte alla misantropia fascista, al nichilismo fascista, al piacere fascista di umiliazione e alla pedagogia fascista d’istupidimento. Il comunismo come la rivoluzione russa cerca di realizzarlo, in particolari condizioni umane, e nonostante tutti i segni di sangue che potrebbero confonderci, è in sostanza — e molto al contrario del fascismo — un movimento umanitario e democratico... ».

(Thomas Mann, “Pace mondiale e altri scritti”, Guida, Napoli, 2001, pp. 144-145.)


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