ROCCARASO TRAIL, WEEK END SPETTACOLARE PER ASSEGNARE IL TROFEO MOUNTAIN LAB - Vogue ora
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ROCCARASO TRAIL, WEEK END SPETTACOLARE PER ASSEGNARE IL TROFEO MOUNTAIN LAB

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Saranno più di 300 gli atleti in gara, aperta la seggiovia dell’Ombrellone
ROCCARASO - Sarà un lungo week end di emozioni, tecnica e sudore in un contesto ambientale bellissimo ma come sempre molto selettivo. Il conto alla rovescia per la quinta edizione del Roccaraso Trail è già scattato e mancano ormai pochi giorni al grande evento che nel fine settimana richiamerà oltre 300 atleti nell’Alto Sangro.
Domenica 29 settembre si correrà il Roccaraso Trail 2019: una sfida durissima per i runner che si misureranno su un circuito di 24 chilometri con un dislivello di 1.630 metri. La gara, organizzata dall’associazione Mountain Lab,  prenderà il via alle 9.30 da piazza Leone, e porterà gli atleti sulle piste del comprensorio Skipass Alto Sangro lungo un tracciato che si snoderà da Roccaraso a Rivisondoli, toccando anche Barrea nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo,Lazio e Molise e della Majella.
Occhi puntati sul tabellone finale perché domenica sarà assegnato anche il quarto Trofeo Mountain Lab “Memorial Claudio Del Castello”, circuito composto da quattro tappe (di cui tre invernali): il Wolf Vertical Ski Alp, il Roccaraso Winter Vertical Snow Running, il Wolf SkiAlp e il Wolf Snow Running. All’altezza della seggiovia Pallottieri all’Aremogna sarà rilevato un tempo intermedio mentre al primo uomo e alla prima donna che transiteranno ai 1711 metri di Roccalta sarà assegnato il trofeo “Memorial di Marco Di Battista”. Per questo evento sarà aperta anche la seggiovia dell’Ombrellone che permetterà a tutti di salire in quota per vedere da vicino le fasi più emozionanti della gara.In mattinata si correrà anche uno Short Trail di 16 chilometri aperto ai ragazzi che hanno compiuto 16 anni mentre in paese ci sarà una rassegna di stand e di prodotti tipici.Il presidente di Mountain Lab, Gianmaria Fisco, ha spiegato che “un grande trail domenica prossima ci permetterà di concludere in bellezza un circuito di cinque prove, in quattro tappe (di cui tre invernali) che hanno avuto un comune denominatore molto importante: sono state prove estreme dure, lunghe e spettacolari. Un sogno per tutti gli appassionati e per chi come noi si impegna per promuovere un’idea di sport in montagna più ampia e plurale”.


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