SULMONA - “Pensavo che in un momento tragico come quello che stiamo attraversando ci si dovesse concentrare con umiltà e serietà su come affrontare l’emergenza, su come poter aiutare i nostri concittadini , in particolare le fasce più deboli e, soprattutto, su come prepararci al dopo, in uno spirito almeno una volta unitario. Ho assistito invece ad un crescendo isterico di dichiarazioni e prese di posizione senza alcun fondamento, buone soltanto per tenere attivi i social, il cui risultato è stato finora pari a ZERO. Quando si ha un ruolo di responsabilità, come quello di Sindaco, non ci si deve far prendere da comportamenti ingiustificati rilasciando dichiarazioni che creano ulteriore allarme in un territorio che, sicuramente, oggi non ne ha bisogno.
Prima di creare inutile allarmismo un sindaco dovrebbe informarsi (magari anche telefonando) e relazionarsi (senza annunciarlo) con gli organi ufficiali, la Asl in primis , altrimenti si costringono le persone che operano in prima linea a dover dedicare tempo prezioso a precisare e rispondere agli strilli lanciati attraverso i social.” Ad affermarlo è la consigliera regionale della Lega Antonietta La Porta che precisa "Ad oggi gli organi competenti negano la necessità della zona rossa per Sulmona. La situazione del San Raffaele, benché molto molto critica, è ancora sotto controllo. Come si legge anche in un comunicato della Asl, ‘sono state attivate subito le procedure tese al controllo e limitazione dei casi verificatisi all’interno della struttura, la situazione è costantemente monitorata’. Tutti siamo preoccupati della grave situazione , ma, soprattutto, chi ha ruoli di responsabilità dovrebbe misurare attentamente le dichiarazioni . Quanto dichiarato ieri in conferenza dei capigruppo dal Sindaco , ha procurato allarmismo a livello Regionale, tra i cittadini e tutti coloro che, ancora oggi, per motivi di lavoro entrano ed escono quotidianamente da Sulmona; ho ricevuto tantissime telefonate in queste ore di persone preoccupate per quella che sarebbe un' ulteriore mannaia sulla città. Ho parlato con il presidente Marsilio, l’assessore Veri, la Asl, (senza scriverlo su facebook) , tutti dicono che la Zona Rossa per una città come Sulmona sarebbe una misura durissima, sia per chi la subisce, che per chi la dovrebbe gestire e deve essere l'ultima ratio, ma sono prontissimi ad attuare ogni misura in caso di necessità.Ribadisco non bisogna lasciarsi prendere dall’isterismo e fare dichiarazioni senza senso, semmai prima informarsi. Il Sindaco invece facesse un bel comunicato sul vergognoso appalto dei buoni spesa, spiegandoci perché si è dovuti ricorrere ad una spesa ed una procedura simile. Ritengo indecente che si sia dovuto ricorrere ad un appalto, con conseguente affidamento ad una ditta esterna, di un servizio simile scaricando tra l'altro i costi sui commercianti. La Casini non perde mai l’occasione di dimostrare la sua inadeguatezza, le sue gesta, purtroppo per noi, l'hanno resa famosa, anche in questo caso bastava fare una semplice telefonata al comune di Pratola o ancora al comune di Castel Di Sangro. Adesso è il momento comunque di lavorare (in silenzio)per uscire da questa tragedia del Covid , che, purtroppo per noi, è arrivata dopo quattro anni di amministrazione Casini, provando a portare a casa cose concrete e non inutili allarmismi. Noi della Lega vi assicuro stiamo facendo la nostra parte.”
Consigliere regionale dell’Abruzzo
Antonietta la Porta
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LA PORTA:"AD OGGI GLI ORGANI COMPETENTI NEGANO LA NECESSITÀ DELLA ZONA ROSSA PER SULMONA"
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