Vico Equense. Mario De Martino. “Antico Bagno Seiano”. Spiagge: La prenotazione funziona - Vogue ora
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Vico Equense. Mario De Martino. “Antico Bagno Seiano”. Spiagge: La prenotazione funziona

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Arenili vivibili ed ordinati. Più attenzione ai residenti. Sistema da conservare 

da Agorà

Vico Equense - "Il sistema della prenotazione per l’accesso alla spiaggia ha funzionato. Anche nei fine settimana chi arriva può godere il mare, in un contesto ordinato, come mai prima d'ora. Mi auguro che il Comune segua questa impostazione anche l'anno prossimo". A parlare così è Mario De Martino che affianca e condivide con la moglie Maria Esposito la gestione dell' “Antico Bagno Seiano”. Un piccolo pezzo di storia cittadina che si tramanda di padre in figlio, da nonno a nipote. E poi l’”Antico bagno” ha una felice peculiarità dice Mario De Martino “ siamo scelti da tanti bambini speciali e dai loro familiari. Si è formata una piccola comunità di clienti diversamente abili che decidono di anno in anno di tornare da noi e ne siamo onorati. Forse trovano le attenzioni, servizi adeguati e magari trasmettiamo la gioia di incontrarli”. Cos’è che ha funzionato sugli arenili quest’estate? Non c’è più la corsa a chi arriva prima. La divisione dell’accesso in due turni contribuisce a distribuire il flusso dei bagnanti in modo più omogeneo. E poi possiamo ospitare solo chi ha prenotato, la parte dell’arenile pubblica è riservata ai residenti e così la spiaggia non è più presa d’assalto. A proposito di spiaggia pubblica. Si è parlato di privatizzazione surrettizia visto che di fatto gestite voi questi spazi. Cosa dice a riguardo? Dico che noi assicuriamo vigilanza, pulizia e servizi a chi vuole. Senza alcun onere per il Comune e con un onere aggiuntivo per noi. L’arenile pubblico è suddiviso in 13 stalli, delimitati da cordoli. Sono dei veri e propri privè per i residenti. Se chi prenota lo stallo pubblico vuole utilizzare la sola asciugami o si porta la sedia da casa, nessuno chiede nulla. Se vuole servizi paga la tariffa riservata ai residenti. Questa è privatizzazione? A me non pare proprio.
 
Come assicurate il rispetto delle procedure sanitarie? Un metro e mezzo tra lettini e tre metri tra ombrelloni. Sanificazione tra un turno e l’altro. Chiunque può verificare se e come facciamo rispettare le norme sul distanziamento. E’ difficile far rispettare le regole? No, perché chiunque arriva da noi si trova in un contesto in cui le regole sono rispettate. Difficile trovare trasgressori. Ma c’è di più Prego Proprio per queste ragioni quest’anno abbiamo recuperato clienti anche provenienti da stabilimenti più rinomati che hanno colto l’atmosfera di rinnovato relax che si può godere da noi a prezzi convenienti. Si guadagna di più o di meno rispetto agli scorsi anni? Qualcosa in meno sicuramente, c’è meno propensione all’uso dei bar, così come non c’è il servizio fastfood. Ma non abbiamo mai messo il profitto ad ogni costo al centro dei nostri obiettivi. E poi credo che col tempo, se dovesse essere regolato come quest’anno l’accesso agli arenili, anche in termini di ritorno economico avremo maggiori gratificazioni con un’ulteriore qualificazione della clientela. Siete riusciti a mantenere i precedenti livelli occupazionali? Si, anzi abbiamo qualche collaboratore in più per gestire il sistema delle prenotazioni ed assicurare la sanificazione richiesta. Cosa chiedete al Comune? Conservare questo sistema anche per il prossimo anno. Tra l’altro, con la divisione in due turni si è drasticamente ridotta la quantità di rifiuti conferita, visto che chi viene al mattino pranza a casa e chi arriva il pomeriggio spesso ha già pranzato. Facciamo un tuffo nel passato. Lei che ha un osservatorio privilegiato, com’è cambiato l’uso della spiaggia nel corso degli anni? C’è stata una progressiva civilizzazione nell’approccio alla spiaggia, c’è maggiore attenzione a non inquinare, sul conferimento dei rifiuti, i soliti pochi incivili non fanno testo. E poi altro aspetto positivo è stato determinato dalla scelta di non consentire l’accesso agli arenili di notte. In passato la spiaggia di notte era terra di nessuno, esposta ad ogni devianza. Un’ulteriore conquista.

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