INAUGURATO IL RESTAURO CONSERVATIVO DI UN DIPINTO MURALE NELLA CHIESA DI S.FRANCESCO DI PAOLA A SULMONA RAFFIGURANTE UNA DEPOSIZIONE (SEC. XVII-XVIII ) - Vogue ora
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INAUGURATO IL RESTAURO CONSERVATIVO DI UN DIPINTO MURALE NELLA CHIESA DI S.FRANCESCO DI PAOLA A SULMONA RAFFIGURANTE UNA DEPOSIZIONE (SEC. XVII-XVIII )

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SULMONA - "E' stato portato a termine il restauro conservativo di un dipinto murale nella Chiesa di S.Francesco di Paola in Sulmona raffigurante una Deposizione (sec. XVII-XVIII )Il dipinto, posizionato nell’ala destra della navata centrale nella prima cap-pella recentemente riaperta, è composto da sei figure che rappresentano la deposizione dalla croce di Cristo. Lo stato conservativo dell’opera appare sin da subito compromesso dalla destinazione d’uso dell’ambiente, per de-cenni utilizzato come vano caldaia. La tecnica realizzativa in assenza di analisi specifiche del sistema legante – pigmento risulta condotto a secco su superfice incisa con cartone (bordi dell’incisione stondati). I visi, abrasi con uno strumento metallico, evidenziano un’incuria pluridecennale, du-rante la quale il dipinto è stato occultato da un muro che lo ha formalmente estromesso dall’area di culto. Schizzi di pittura acrilica e vinilica sono pre-senti su tutta la superfice pittorica, presenti altresì chiodi tondi di recente realizzazione piantati nella parte superiore e inferiore della superfice. Due lacune nella parte bassa sono state riempite con malta cementizia debor-dante e grossolana. L’intervento realizzato e concordato con la Dott.ssa   Letizia Tasso del MIC ha seguito linee conservative volte a salvare le tracce di policromia presenti e a consolidare gli strati compositivi del supporto (intonaco-pellicola pittorica). Malta torraca, preceduta da un veicolante, è stata iniettata per consolidare gli strati compositivi. Sono stati rimossi gli elementi metallici con pinze a becco evitando di perdere aree policrome. Meccanicamente si è proceduto all’asportazione degli schizzi di vernice e cemento con bisturi a lama mobile e le stuccature di ampie dimensioni        didi natura cementizia con piccoli scalpelli da legno per evitare traumi all’intonaco.

La pulitura è stata realizzata con saliva sintetica per la rimozio-ne delle sostanze organiche di varia natura depositate sul recto e successiva-mente si è fissato con microacril tutta la superfice pittorica. Le stuccature sono state realizzate con malta idraulica ed inerti idonei, sia per cromia che granulometria. La reintegrazione cromatica, eseguita ad acquerello, ha tenuto conto del pessimo stato conservativo di partenza e si è proceduto, cercando di rendere leggibile ed equilibrato il dipinto lavorando con velatu-re leggere dal fondo in avanti con delicatezza ed evitando cosi di ricostruire forzatamente ed inopinatamente quel che più esiste".                 


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