AVEZZANO: TEMPIO CREMATORIO, VIA ALL’ITER PER VALUTARE IL PROGETTO - Vogue ora
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AVEZZANO: TEMPIO CREMATORIO, VIA ALL’ITER PER VALUTARE IL PROGETTO

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AVEZZANO - "Primo vaglio ufficiale, mercoledì, alle 17, in commissione urbanistica.Tempio crematorio al vaglio della commissioni urbanistica presieduta da Gianluca Presutti:l’Amministrazione   comunale  avvia   l’iter  per valutare   l’opportunità   o   meno   dell’impiantoadiacente al cimitero, che sarebbe il primo in Abruzzo. Vista la delicatezza dell’argomento,già   affrontato  in   conferenza   di   servizio   e,   in   via   informale,   nella  commissione   ambiente presieduta da Maria Antonietta Dominici, senza contrarietà in linea di principio, la proposta dell’azienda verrà esaminata mercoledì (11 ottobre) alle 17 in commissione urbanistica, per poi approdare in consiglio comunale.      Sarà   quella   la   prova   del   nove   per   l’eventuale   realizzazione   dell’impianto   con   un investimento privato di oltre 2 milioni e mezzo di euro su un’area di 3.000 mq, in un’area del cimitero già individuata da anni. L’operazione tempio crematorio, se approvata dall’assisecivica,   darà   il  via   a  un   avviso  pubblico  per   l’affidamento della concessione.   Nelle  casse dell’Ente, in base a un’analisi della società proponente, che ipotizza 1.200 cremazioni annue(al prezzo di 515 euro l’una, per i residenti dovrebbe scattare uno sconto del 25%), stando alle percentuali medie di agio incassate da altri Comuni italiani, (10%) affluirebbero circa 60milaeuro annui.       “Le cremazioni in Italia sono in forte crescita”, afferma l’assessore alle aree cimiteriali, Loreta Ruscio, “e possono rappresentare una fonte di introito per il Comune per far fronte alle spese correnti e garantire servizi migliori ai cittadini, quindi, è utile esaminare la proposta nel dettaglio, per poi decidere serenamente la strada migliore. Il primo presupposto, comunque, èil  rispetto   assoluto  delle  norme   di   tutela  ambientale,  in  primis  la  salute  dei  cittadini.   La valutazione   compete   all’agenzia   regionale   di   tutela   ambientale   che   dovrà   dare l’autorizzazione   ed   effettuare   i   successivi   controlli   sulle   emissioni   in   atmosfera”.   I   forni crematori, che nel 2019 ammontavano   a 85 unità, risultano concentrati perlopiù  nel nord Italia: in Piemonte (14), Emilia Romagna (12), Lombardia (10).  Nell’anno 2019, negli 85impianti   operativi     in   Italia   sono   state   effettuate  194.669   cremazioni;   183.146  nel   2018.Finora, chi opta per la cremazione in Abruzzo, deve spostarsi in altre regioni con un aggravio delle spese".

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