Gianfranco Di Piero
SULMONA - "La lettera che il candidato Andrea Gerosolimo rimette ai cittadini di Sulmona, con l’annuncio della cessazione, da parte sua, delle attività relative alla campagna elettorale postula, alla luce di meditata valutazione, opportune considerazioni.Innanzitutto, Gerosolimo ammette di avere perso il primo turno elettorale (e questo è un dato incontrovertibile) ma tralascia ogni riferimento alle dimensioni della sua personale sconfitta. Aveva costruito una coalizione di ben sette liste, schierando un’armata di ben centododici candidati ed asserisce il falso quando afferma di essersi candidato senza troppi calcoli, poiché si è a lungo vantato di essere invincibile e ha per mesi millantato una vittoria schiacciante, addirittura preconizzata al primo turno, tanto che quei personaggi della politica nostrana che, ad ogni elezione, ritualmente, si collocano dalla parte che si presume vincente non avevano esitato a schierarsi con lui ( un famoso aforisma di Flaiano diceva che lo sport preferito dagli italiani è salire sul carro del vincitore).Evidentemente, questa volta, Gerosolimo ha semplicemente sbagliato i suoi calcoli.Però, non può assolutamente deprimersi al ruolo di vittima e denunciare accordi trasversali tra destra e sinistra perché, detto da lui, è semplicemente inaccettabile. Gerosolimo ha costruito la sua intera avventura politica sulla perfetta oscillazione tra destra e sinistra e il “civismo” (ora “evoluto”) non è stato altro che un abile espediente per collocarsi, in favore di sondaggi e sulla base delle contingenti convenienze politiche, nell’una o nell’altra parte dello schieramento politico.Peraltro, l’appello al centro destra delle scorse ore, con l’invito a coalizzarsi per far fronte comune per fronteggiare la vittoria della sinistra è semplicemente stucchevole se si considera che il candidato Sindaco da tempo intrattiene contatti con la sinistra regionale per procacciarsi un posto nello schieramento di centro sinistra in occasione delle prossime elezioni regionali (del resto, il coniuge del candidato occupa i banchi dell’opposizione in Consiglio Regionale insieme agli esponenti del centro sinistra e del Movimento 5 Stelle).Inoltre, come è possibile coniugare l’appello contro la sinistra con la semplice circostanza che la sua coalizione comprende forze dichiaratamente di sinistra e che solo alcuni giorni or sono la sua candidatura è stata sostenuta dal Segretario Nazionale di un partito di sinistra (On. Riccardo Nencini), peraltro venuto a Sulmona a parlare di Giacomo Matteotti, unanimemente considerato tra i padri nobili della sinistra riformista italiana?Ma quel che desta maggiore sgomento è il tentativo di Gerosolimo di accreditarsi come vittima di una campagna elettorale incentrata sull’odio e sulll’acredine nei suoi confronti. Spiace dovergli rammentare che la sua azione politica, caratterizzatasi più in senso muscolare che cerebrale, è stata sempre basata sul sistematico dileggio degli avversari e sul tentativo di delegittimazione degli antagonisti, sulla negligenza dimostrata nell’esercizio di ruoli amministrativi e politici, sull’azione demolitoria perpetrata a danno delle istituzioni, sull’accaparramento dell’egemonia sulle società partecipate (con gli effetti nefasti che tutti conoscono) e sulle bugie in merito a ritiri dalla vita politica annunciati e contestualmente smentiti.Si è proposto quale pacificatore della Città ma la sua campagna elettorale, oltre ad alcuni slogan preconfezionati e senza alcuna aderenza alla realtà, è stata costruita sulla delegittimazione degli avversari, anche attraverso il ricorso a riferimenti personali, conditi di espressioni grevi e lazzi che si addicono più alle chiacchiere da bar che al confronto politico su temi di carattere amministrativo. Chi sceglie di candidarsi ad un ruolo amministrativo di tale rilievo deve, innanzitutto, rispetto all’istituzione e al corpo elettorale e non può decidere unilateralmente di ritirarsi dalla competizione.Non è dato sapere se la dichiarazione di resa sia veritiera o, invece, costituisca l’ennesimo espediente del ricco repertorio del candidato. Qualora si fosse nel primo caso, Andrea Gerosolimo farebbe bene ad interpellare la sua coscienza e chiedersi se il suo insuccesso elettorale non sia da attribuire ai metodi e comportamenti da lui adottati in venti anni di attività politica. Da parte mia, non posso che esortare i sostenitori della coalizione “Liberamente Sulmona” a continuare, intensificandola, la campagna elettorale e non posso esimermi dall’invitare i cittadini a recarsi in massa alle urne nei giorni 17 e 18 ottobre pp.vv.
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