Faito/12. Giuseppe Tito: “Diamo tutto alla Regione Campania” - Vogue ora
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Faito/12. Giuseppe Tito: “Diamo tutto alla Regione Campania”

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Vico Equense/Castellammare - Non accenna a placarsi la polemica sul Faito, che ha fatto versare fiumi d'inchiostro sulle pagine dei quotidiani, con politici locali e regionali uniti e impegnati in difesa della montagna. Anche oggi Il Mattino e Metropolis ne parlano in maniera molto ampia. Proviamo a ricostruire in maniera sintetica le tappe fin qui percorse di questa intricata vicenda, che ha smosso l’intero arco politico. Il Comune di Vico Equense ha preso contatti con la Città Metropolitana di Napoli: oggetto del dialogo valutare la possibilità di cedere il suo 50 per cento della montagna. Città Metropolitana si è dichiarata, attraverso le parole del consigliere delegato al patrimonio, Carmine Sgambati, disponibile a valutare positivamente la richiesta dell’amministrazione vicana, che in cambio offrirebbe all’ex provincia l'istituto scolastico di Fornacelle. L'amministrazione di Castellammare di Stabia, però, storce il naso, e attraverso il sindaco Gaetano Cimmino, dopo l'ondata di indignazione e polemiche sulle trattative in corso, fa sentire la sua voce, sollevando forti perplessità sulla legittimità dell'operazione. Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere della Città Metropolitana, il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, precisando che la proposta del Comune di Vico Equense deve essere ancora definita nei dettagli. «Non c'è nessuna carta firmata. Siamo ancora all'alba di una procedura lunga e tutta da valutare. Ma preferirei che le polemiche finissero e che tutti gli attori coinvolti nella vicenda inizino a collaborare sul serio per· il rilancio del nostro gioiello. La soluzione? Diamo tutto alla Regione Campania». Il ragionamento che fa Tito sul futuro della montagna è chiaro. Un unico proprietario, evitando dunque conflitti di competenze tra Comuni, Città metropolitana e Regione. Questa idea è anche condivisa dai consiglieri regionali Patriarca (Forza Italia), Cirillo (M5S) e Borrelli (Europa Verde), che hanno chiesto che la gestione dell’intero monte sia affidata alla Regione Campania.

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